I mestieri al viale del tramonto – L’Arrotino
Ci sono lavori che non vengono più svolti, altri che nascono dal nulla e alcuni che restano “vivi” nonostante i progressi tecnologici. Nelle strade del com- prensorio è ancora possibile incontrare, a distanza di oltre sessantanni, Peppino l’arrotino. Una figura storica che dal 1950 percorre le strade di Paliano, Serrone, Piglio, Fiuggi, Arcinazzo Romano, Trevi nel Lazio, Olevano Romano, San Vito, Bellegra, Pisoniano, Cave, Palestrina, Valmontone richiamando l’attenzione di casalinghe, contadini e macellai. Un personaggio dallo spiccato senso dell’umorismo con cui è sempre piacevole fermarsi per fare una chiacchierata. Peppino, all’anagrafe Pette Giuseppe Pompeo, nasce a Sant’Elena Sannita in provincia di Campobasso il 14.12.1937; a soli tredici anni seguì il padre e lo zio, già da anni a Genazzano, dove trovò un paese che ai suoi occhi apparve completamente diverso per ricchezza, dialetto e mentalità. Non dimenticherò mai – racconta Peppino – la Trattoria del Gallo di Domenicojo sfratato in Via Brancaleone dove mio padre mi portava a mangiare. A quei tempi usavamo la ruota a pedale, poi la bicicletta, ora utilizzo un mezzo più moderno. La vita allora era sicuramente più difficile ma di certo era meno brutta, era fatta di rapporti umani intensi e piacevoli” A quell’epoca era un diletto vedere l’arrotino lavorare in strada, sicuramente ora è una vera par- ticolarità.
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