Fra Mariano da Genazzano (Genazzano, 1450 – Sessa Aurunca, 14.12.1498).
Appartenente all’ordine degli Agostiniani, Mariano da Genazzano, insieme al confratello Aurelio Brandolini, era considerato tra i più brillanti predicatori del tempo, e, per eloquenza ed erudizione, ammirato anche dal Poliziano. A sedici anni era a Perugia e poi a Padova per studi; pertanto non era a Genazzano in quel “Vespro” del 25 aprile 1467: la “Venuta” della miracolosa effigie della Madonna del Buon Consiglio. Legato alla congregazione del Lecceto a partire del 1482, fu un esponente della riforma degli osservanti che in seno all’ordine preconizzava un ritorno alla rigorosa osservanza della regola ed alla devozione al bene comune, fuggendo l’ambizione e la distinzione individuale attraverso la preghiera, la pratica liturgica e la predicazione. Contemporaneo di Girolamo Savonarola (Ferrara 1452 – Firenze 1498), assai più ricordato e celebrato ma abbinati nei libri storici, esaltati, bistrattati, da vero tifo sportivo, che rende difficile la composizione di un giudizio equilibrato, oggettivo, appassionato, dei due personaggi, si schierò a Firenze dalla parte medicea ed operò quale avversario del frate domenicano. Si pensa che per ricompensare l’ordine, Lorenzo il Magnifico abbia fatto costruire il monastero attinente la Chiesa di San Gallo. Nel maggio del 1497 eletto Priore Generale raccolse in casse tutte le carte dell’archivio di Genazzano, per trasferirle altrove. Senonché un naufragio in quel di Pozzuoli sommerse tutto, anche gli scritti delle sue famose prediche, in quel di Siena, Firenze, Ferrara, Milano, alla Corte Pontificia ed altrove. Il 13 aprile del 1498, Venerdì Santo, predicò a Roma davanti al papa Alessandro IV e al Collegio dei Cardinali durante la “cappella pontificia tempore quadragesimale”. La sua ultima predica la dedicò a san Nicola da Tolentino il 10 settembre 1498 a Napoli. Mariano morì il 14 dicembre 1498 a Sessa Aurunca durante una trasferta verso Napoli.Niccolò Macchiavelli di lui scrisse: A frate Mariano da Genazzano dell’Ordine di S. Agostino … predicatore eccellentissimo … (Storie Fiorentine, libro VIII)